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TESTO Commento su Matteo 28,16-20

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Santissima Trinità (Anno B) (15/06/2003)

Vangelo: Mt 28,16-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 28,16-20

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Dalla Parola del giorno

Battezzate nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnate ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.

Come vivere questa Parola?

Pensare al nostro battesimo significa renderci coscienti che i TRE nomi santissimi sono stati pronunciati su di noi. È in quei nomi, nella persona del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, che noi abbiamo avuto il potere di diventare figli di Dio. Da quel momento il Dio, a cui la Beata Elisabetta della Trinità si rivolgeva dicendo: "O miei Tre adorati", abita nel più profondo di noi. Essi chiedono il nostro libero consenso alla grazia per attirarci in quell'"ambiente divinizzato" in cui, pur nel nostro quotidiano, tutto acquista significato e forza d'amore trasfigurante. In genere noi abbiamo più familiarità col Figlio. Il suo è un volto d'uomo, il più bello dei figli dell'uomo. La sua morte e risurrezione è il manifestarsi... "alla grande" dell'amore con cui Dio ci ama. Ma quanto arricchisce la nostra vita spirituale entrare in comunione anche col Padre, proprio tramite Gesù che ha potuto dire: "Io e il Padre siamo uno!" E com'è consolante rivolgersi anche allo Spirito Santo sapendo che nessuno può dire "Signore Gesù" se non nello Spirito Santo, né gridare "Abbà, Padre" se non ascoltando il gemito dello Spirito nel profondo del cuore. E come potremo scorgere la gloria di Dio sul volto del fratello e della sorella o la bellezza delle cose senza la luce dello Spirito Santo? È questo camminare coi Tre che unifica anche la nostra vita soggetta a dispersione, a frammentazione. La unifica nei Tre che sono una sola realtà: l'Amore dimorante in noi.

Nella pausa contemplativa, oggi, sosterò nelle profondità del mio cuore. Ascoltandone i palpiti adorerò Dio Trinità che mi abita e pregherò:

O miei TRE, che siete un UNICO FUOCO. Afferratemi, fatemi ardere in voi. E date a quanti muoiono nel freddo del non amore la percezione viva d'essere infinitamente amati.

La voce di una giovane carmelitana

O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente per stabilirmi in te, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell'eternità.Pacifica la mia anima, fanne il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai solo, ma che sia là tutta intera, tutta desta nella mia fede, tutta adorante, tutta abbandonata alla tua azione creatrice
Beata Elisabetta della Trinità

 

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